وُجِدَت 228 وثائق.
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Les nuits d'Young ; traduites de l'anglois par m. Le Tourneur
Troisieme édition, corrigée & augmentée du Triomphe de la religion. Tome premier [-second]
A Paris : chez Lejai, ... au Grand Corneille, 1770
Les caracteres de monsieur de La Bruyere. Tome premier [-second]
A Paris : chez David, libraire, rue & vis-à-vis la grille des Mathurins, 1756
Il parlatorio : Satira Comica di Baldassare Sultanini, Bresciano
In Lione : per Gasparo Ventura, [s.d.]
In Parigi : presso Treuttel e Wurtz ... ; In Cremona : presso li fratelli Manini ; In Genova : presso Fantin, Gravier e Comp., anno X, 1802
Lettere / del signor abate Pietro Metastasio. Tomo primo [-quinto]
In Nizza : presso la Società tipografica, 1786-1787
Poesie di Jacopo Antonio Bassani della Compagnia di Gesù
In Nizza : presso la Società tipografica, 1781
In Venezia : appresso Alvise Milocco. In Merceria dell'orologio, presso la piazza, all' insegna d' Apolline, 1774
Il primo [-sesto] libro de le lettere di M. Pietro Aretino
In Parigi : appresso Matteo il Maestro, nella strada di S. Giacomo, a la insegna de i quattro elementi, 1609
Saggio di lettere sopra la Russia
Edizione seconda rivista, ed accresciuta dall'Autore
In Parigi : presso Gio. Briasson impressore, e librajo, 1763
نبذة مختصرة: Già famoso in tutta Europa per il suo "Newtonianismo per le dame", brillante miscela di galanteria rococò e di spirito dei lumi, Francesco Algarotti giunse a Pietroburgo nell'estate del 1739. Il veneziano vi accompagnava la delegazione inglese invitata da Giorgio II alle nozze di Anna di Mecklemburg, erede designata della zarina Anna Ioannovna. Dal suo giornale di viaggio, in gran parte tuttora inedito, l'intellettuale di mondo, rientrato finalmente in Italia dopo un ventennio vissuto nelle più importanti corti straniere, trasse alcune lettere fittizie al fu Ciambellano del Re, Lord John Hervey di Ickworth, e le divulgò a stampa in tre tempi successivi (1760, '63, '64), fino a raggiungere il numero di dodici (comprese le tre, di argomento geografico-scientifico, indirizzate a un altro illustre defunto, Scipione Maffei). Scomparsi ormai o travolti dalla tragedia della storia gli alti personaggi dei suoi innumerevoli incontri, la scena del mondo gli doveva apparire del tutto mutata, non meno di quanto lo fossero il suo animo, le sue idee. Donde il mutare del registro stilistico, dalla prosa diaristica al saggio, e dei giudizi: da negativi, quali spesso gli erano venuti alla penna nel contatto diretto con l'uno o con l'altro aspetto della società russa o dei suoi ordinamenti civili e militari, a filosoficamente temperati. Osservazioni autoptiche e informazioni attinte dai libri, soprattutto di autori inglesi, un'acuita curiosità e un'intelligenza eclettica di fronte a un mondo selvaggio ma sempre più affascinante per L'Europa colta e progressista, fanno di questi Viaggi di Russia, brillante reportage nato da un soggiorno di poche settimane spese nella capitale tra cerimonie ufficiali e ricevimenti, uno dei migliori esempi del giornalismo letterario settecentesco. Tenendo presenti gli interessi delle grandi capitali d'Europa, specie Londra, l'autore riferisce, con raffinata misura, su tutti gli aspetti essenziali dell'impero degli Zar, pochi anni dopo la scomparsa del riformatore Pietro il Grande, Algarotti riferisce, con raffinata misura, su tutti gli aspetti essenziali dell’impero degli zar: dai costumi alla politica estera, dall’organizzazione militare agli scambi commerciali. Perché l’interesse del referto non fosse disgiunto dal gusto del divertissement letterario, l’autore evita lo stile e il taglio della relazione di viaggio e trova nella finzione epistolare l’elegante sprezzatura della conversazione colta, dando a questi Viaggi di Russia il tono di un brillante reportage e facendone uno dei migliori esempi del giornalismo letterario settecentesco. Ricco di colorite descrizioni di paesi e costumi, ma anche di puntuali e acute osservazioni sulla struttura politica, economica e militare dell'ancora semisconosciuto impero russo, il libro affronta argomenti di grande interesse nelle capitali europee. Ma alla sua fortuna e diffusione concorrono anche il registro di divertissement letterario e confidenziale, l'eleganza delle digressioni introdotte a mitigare il contesto saggistico: dall'osservazione di un'aurora boreale alla descrizione della perfetta sincronia di movimenti dei soldati prussiani, dalle annotazioni di carattere artistico e architettonico agli attenti rilievi su personaggi discussi come le zarine Anna Iannovna e Elisabetta I, la figlia di Pietro il Grande.
Lettres choisies de Voltaire. Tome premier [-quatrieme]
A Paris : chez les libraires associés, 1792
Seconda editione, nella quale sono agionti i personaggi insigni dapoi la prima
In Lione : Appresso Guglielmo Rouillio, 1577-1578
In Lione : appresso Guglielmo Rouillio, 1553
A Paris : chez Jean-Baptiste Delespine, Imprimeur-Libraire ordinaire du Roy, & de Son Eminence monseigneur le cardinal de Noailles, archeveque de Paris, ruë S. Jacques, à S. Paul, 1717