BIBLIOTECA DI CREMA "Clara Gallini"

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Presentazione di Meteo Tempi

متى
20 November 2014
التوقيت
21:00

Giovedì 20 Novembre 2014 ore 21

Presentazione di

METEO TEMPI

di

Alberto Mori


 

Alberto Mori, poeta performer e artista, sperimenta una personale attività di ricerca nella poesia, utilizzando di volta in volta altre forme d’arte e di comunicazione: dalla poesia sonora e visiva, alla performance, dall’installazione al video ed alla fotografia. La produzione video e performativa è consultabile on line sulla pagina YouTube e Vimeo dell’autore e nell’archivio multimediale dell’Associazione Careof / Organization for Contemporary Art di Milano. Collabora inoltre, con molti fra i più noti poeti contemporanei, italiani e stranieri, per la realizzazione di letture pubbliche, manifestazioni ed eventi dedicati alla poesia. Negli ultimi anni più volte finalista del premio di poesia “Lorenzo Montano” della rivista «Anterem» di Verona. Dal 1986 ha all’attivo numerose pubblicazioni. Nel 2001 Iperpoesie (Save AS Editorial) e nel 2006 Utópos (Peccata Minuta) sono stati tradotti in Spagna. Per Fara Editore sono stati editi Raccolta (2008) Fashion (2009) Objects (2010), Financial (2011), Piano (2012) ed Esecuzioni (2013).

 

Le “perturbazioni” poetiche di Alberto Mori sono un segno potente, sonoro (sarebbe sempre bene leggere ad alta voce i suoi versi o ascoltarli direttamente dall’autore che sa fare di ogni suo reading un autentico pezzo di teatro) ma anche visivo per la sapiente scansione con cui il “silenzio” degli spazi bianchi e delle pause e la musica delle parole evocate dalle strofe vengono miscelati. Possiamo così immedesimarci nell’«insetto che insiste nel fango / dove cede e quasi emulsiona la sua lotta scivolosa», o nella «Pressione salente // Luce freddata», o magari in «colui che scomparendo nel viaggio assenterà la vita». Meteo Tempi è poesia fulminante e discreta, attenta ai mutamenti climatici, all’ambiente violato, al lavoro latitante e precario, alle sperequazioni sociali… mette in evidenza i tic e i malesseri del nostro quotidiano così virtualizzato che «Nell’IPhone dei bambini entrano le foglie pixelate del giardino», così tragicamente globalizzato che «Il movimento della vita continua senza nulla con sé / Nella migrazione quotidiana / carne ed ossa vanno nella nudità della terra» e «l’ozono bucherella le plaghe statistiche dello schermo». Come osserva Maria Grazia Martina nella empatica Prefazione: «La maniera in cui il poeta manipola ciò che raccoglie dalla realtà è sempre ponderata anche quando tra la parola, l’oggetto individuato, l’immagine che li evoca, si stabilisce un corto circuito». Questa raccolta offre scosse salutari e provoca per recuperare umanità consapevole e solidale. (Dalla prefazione di Maria Grazia Martina)