- una forma di socializzazione e partecipazione (nessuno dispone di titoli preferenziali, tutti compartecipano in modo ugualitario), promuove la convivialità attraverso la lettura
- uno strumento di "individualità non competitiva" e per arricchire la lettura personale con il valore aggiunto del confronto nel gruppo (principio della comunicabilità e dell’ascolto)
- uno stimolo a soddisfare il desiderio di "leggere diversamente" (anche con gli occhi degli altri, assecondando il principio della curiosità)
- una giustificazione per uscire di casa
- un momento di lettura disseminata e anche ad "alta voce"
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- un luogo frequentato da soli "lettori forti", da scrittori in erba o da "esperti di letteratura" (categorie che sono ben accette ma solo se disponibili alla condivisione e all'ascolto)
- un momento in cui si producono e si diffondono verità ultime e incontrovertibili
- un'occasione in cui si soddisfa il solo piacere personale o si scarica l'impegno della lettura su altri
- uno spazio e un gruppo statico che non subisce cambiamenti nel tempo (i partecipanti e le modalità possono cambiare)
- una specie di blog che rischia sempre l'autorefernzialità (usa anche gli strumenti tecnologici, compresi i social, ma le persone si incontrano dal vivo)
- un posto dove necessariamente si legge l'ultima novità editoriale (si possono sceggliere anche dei saggi o dei libri per ragazzi o il libro di un'esordiente)
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