Trovati 29 documenti.
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Bremen : G. Winters, [18--?-194-]
Edizione terza corretta ed accresciuta dall' autore. Tomo primo [-sesto]
Bassano : presso Giuseppe Remondini e figli, 1809
Abstract: Edita nel 1792 e poi progressivamente ampliata fino al 1809, la Storia pittorica della Italia di Luigi Lanzi supera per la prima volta il modello storiografico-biografico di Vasari e Bellori a favore di quello delle scuole pittoriche, che tanta fortuna avrà nelle epoche successive fino ai giorni nostri. Inoltre si avvale di capillari ricognizioni sul campo che hanno permesso una concreta analisi dei quadri come mai era stata attuata in precedenza. La Storia pittorica è una fonte essenziale per la storia dell’arte italiana dal Duecento alla fine del Settecento, ma anche un testo ricchissimo di suggestioni culturali, che gli studi piú recenti hanno contribuito a mettere in luce, toccando i rapporti di Lanzi con gli artisti contemporanei e il gusto neoclassico, con le altre storiografie coeve (per esempio il Tiraboschi per la storia letteraria) e con le vicende letterarie e politiche dei suoi giorni. Questo Millennio presenta due saggi introduttivi che ricostruiscono la figura intellettuale di Lanzi, la storia delle edizioni dell’opera e della sua ricezione nelle varie epoche, nonché un ampio commento, opportuni apparati critici e imponenti indici. Inoltre, trentadue tavole fuori testo danno conto del gusto estetico di Lanzi, offrendo una carrellata dei suoi artisti e quadri prediletti.
Storia prammatica della medicina / [di] Curzio Sprengel ; traduzione dal tedesco
Venezia : Tip. Picotti, 1812-
Italia : [s.n.], 1820
Abstract: "Le Rovine" è un importante documento dell'ultima fase dell'illuminismo francese, in cui Volney narra il suo imbattersi nella città di Palmira, in Siria, uno dei siti archeologici più belli e suggestivi del mondo che, grazie proprio a questo libro, diventa uno dei luoghi d'ispirazione del culto romantico delle rovine, sito oggi conquistato e minacciato dalle milizie islamiche dell'Isis. Volney medita sulla caducità umana che lo spettacolo dei ruderi di una così maestosa civiltà antica suscita in lui. Attraverso il dialogo con una sorta di spirito (il Genio delle rovine) sulla condizione dell'uomo nell'universo, egli espone una penetrante analisi sulle cause delle rivoluzioni e della rovina degli antichi stati che consente di illustrare il punto di vista rivoluzionario del popolo libero e legislatore, supportato anche da una lunga riflessione comparativa sui vari sistemi delle idee religiose dell'umanità, considerate come l'ultimo ostacolo al progresso della collettività. Il libro fu definito "il testamento del XVIII secolo" ed ebbe fra i suoi lettori più appassionati il giovane Hegel. Il libro entusiasmò anche Napoleone: tra i motivi che lo spinsero a preparare la campagna d'Egitto ci fu la consapevolezza dell'imminente fine dell'Impero ottomano, testimoniata dalla decadenza delle civiltà precedenti.
Annales des voyages, de la géographie et de l'histoire
A Paris : F. Buisson, 1807-1814
Milano : coi tipi di Francesco Sonzogno e compagno contrada della Spiga, in Porta Nuova, num. 1395, 1830
Collana degli antichi storici greci volgarizzati
Historia romana / Apianus Alexandrinus
Impressum Regii : per Franciscum de Mazalibus, 1494 Die XXII Mensis Octobris
Historia romana / Appianus Alexandrinus
Sca[n]diani : ... Peregrini Pasquali ..., 1495 IIII Iduu[m] Ianuarii [10 I]
Sulla contea di Chiari : memoria / del canonico Faustino G. Rho
Brescia : Dalla Tipografia Vescovi, 1817
In Milano : per Gio. Batt. Bidelli, 1631
Abstract: "Racconta Paolo Diacono che quando, nel 568, i Longobardi giunsero ai confini d'Italia, il loro sovrano Alboino salì su un monte, e di lassù contemplò il paese che gli si apriva davanti, come Mosè aveva fatto per la terra promessa. Era l'inizio di una dominazione destinata a durare due secoli, che avrebbe fatto di una gente barbarica un popolo romanizzato, pur nella persistente coscienza della propria identità nazionale. Di questa straordinaria avventura storica abbiamo testimonianza nell'opera di uno dei più autorevoli intellettuali dell'età longobarda, Paolo Diacono, nato a Cividale del Friuli tra il 710 e il 720. Cancelliere di corte, rapido assimilatore della cultura latina, Paolo seguì le vicende dell'ultima monarchia longobarda e fu consigliere culturale dell'ultima figlia del re Desiderio, Adelperga, andata sposa al duca di Benevento. Dopo la sconfitta di Desiderio ad opera di Carlo Magno, che lo accolse per qualche tempo alla sua corte, Paolo si ritirò nel cenobio di Montecassino, dove compose la sua opera estrema, la ""Storia dei Longobardi"", cui è soprattutto affidata la sua fama. Nel tratteggiare la vicenda del suo popolo, dall'origine scandinava e mitica fino allo sviluppo della potenza in Italia, Paolo mostra orgogliosa consapevolezza del ruolo da esso svolto nella storia. I Longobardi gli appaiono i veri eredi della civiltà classica e cristiana: e le figure dei loro re campeggiano suggestive sullo sfondo di un racconto che al respiro epico alterna l'evocazione di un antico patrimonio di costumi, consuetudini, leggende.
Terminazione particolare della comunita' di Chiari
[Brescia? : s.n., 1765?]
Seconde édition
A Paris : chez Desenne, au Palais Royal, Volland, quai des Augustins, Plassan, hôtel de Thou, rue des Poitevins, n°. 18, libraires, janvier 1792
Abstract: "Le Rovine" è un importante documento dell'ultima fase dell'illuminismo francese, in cui Volney narra il suo imbattersi nella città di Palmira, in Siria, uno dei siti archeologici più belli e suggestivi del mondo che, grazie proprio a questo libro, diventa uno dei luoghi d'ispirazione del culto romantico delle rovine, sito oggi conquistato e minacciato dalle milizie islamiche dell'Isis. Volney medita sulla caducità umana che lo spettacolo dei ruderi di una così maestosa civiltà antica suscita in lui. Attraverso il dialogo con una sorta di spirito (il Genio delle rovine) sulla condizione dell'uomo nell'universo, egli espone una penetrante analisi sulle cause delle rivoluzioni e della rovina degli antichi stati che consente di illustrare il punto di vista rivoluzionario del popolo libero e legislatore, supportato anche da una lunga riflessione comparativa sui vari sistemi delle idee religiose dell'umanità, considerate come l'ultimo ostacolo al progresso della collettività. Il libro fu definito "il testamento del XVIII secolo" ed ebbe fra i suoi lettori più appassionati il giovane Hegel. Il libro entusiasmò anche Napoleone: tra i motivi che lo spinsero a preparare la campagna d'Egitto ci fu la consapevolezza dell'imminente fine dell'Impero ottomano, testimoniata dalla decadenza delle civiltà precedenti.
Leipzig : Mengandschen Buchandlung, 1798
Cinquième édition, soigneusement corrigée par l' auteur, on y a joint La loi naturelle
Paris : mme ve Courcier, ... rue du Jardinet, n. 12 ..., 1817
Abstract: "Le Rovine" è un importante documento dell'ultima fase dell'illuminismo francese, in cui Volney narra il suo imbattersi nella città di Palmira, in Siria, uno dei siti archeologici più belli e suggestivi del mondo che, grazie proprio a questo libro, diventa uno dei luoghi d'ispirazione del culto romantico delle rovine, sito oggi conquistato e minacciato dalle milizie islamiche dell'Isis. Volney medita sulla caducità umana che lo spettacolo dei ruderi di una così maestosa civiltà antica suscita in lui. Attraverso il dialogo con una sorta di spirito (il Genio delle rovine) sulla condizione dell'uomo nell'universo, egli espone una penetrante analisi sulle cause delle rivoluzioni e della rovina degli antichi stati che consente di illustrare il punto di vista rivoluzionario del popolo libero e legislatore, supportato anche da una lunga riflessione comparativa sui vari sistemi delle idee religiose dell'umanità, considerate come l'ultimo ostacolo al progresso della collettività. Il libro fu definito "il testamento del XVIII secolo" ed ebbe fra i suoi lettori più appassionati il giovane Hegel. Il libro entusiasmò anche Napoleone: tra i motivi che lo spinsero a preparare la campagna d'Egitto ci fu la consapevolezza dell'imminente fine dell'Impero ottomano, testimoniata dalla decadenza delle civiltà precedenti.
Notizie di guerra dell' armata d' Italia
[Venezia] : per il Foglierini, [1799]
[Luxembourg] : chez Jacques le Sincere à l' enseigne de la verité, 1704-1773
A Verdun : chez Claude Muguet, 1707-1716
Istoria d'Italia di F. Guicciardini, con prefazione e note
Milano : dalla Società tipografica de' classici italiani, contrada del Bocchetto, n.° 2536, 1803