Giovedì 7 Novembre
Biblioteca Civica, Palazzo Benzoni – via Civerchi 9, Crema
Ore 20.45
Presentazione del volume
“Geostoria della Civiltà Lombarda"
Dall’Antichità al Medioevo
a cura di Andrea Rognoni.
Intervengono
Paola Vailati , Assessore alla Cultura del Comune di Crema, Gianfranco Tosi, Presidente del Centro delle Culture Lombarde; Andrea Rognoni, Direttore del Centro, autore di diversi libri di argomento antropologico e storico; Valerio Ferrari, direttore di riviste locali e collaboratore del Centro. La poetessa Clelia Letterini leggerà alcune pagine in lingua locale, tratte dal suo libro “Cumè 'na pastòcia la Stòria da Crèma".
L’iniziativa è promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Crema e la locale Biblioteca Civica, in collaborazione con il Centro delle Culture Lombarde di Busto Arsizio e la Casa editrice Mursia e con il patrocinio di Regione Lombardia.
Il volume raccoglie gli interventi di nove studiosi (Valerio Ferrari, Mario Mascetti, Gabriele Medolago, Enrico Mirani, Valeriana Maspero, Andrea Rognoni, Marta Saporiti, Marco Tamborini, Michela Zucca), ciascuno dei quali ha trattato, sulla base di precedenti indagini e ricerche, gli aspetti evolutivi caratterizzanti specifiche aree della regione, permettendo al lettore di comprendere le diverse declinazioni della civiltà lombarda rispetto al proprio ambiente, dalla prealpe occidentale alla montagna valtellinese, dalla Bassa Lombarda all’Oltrepò, fino al complesso panorama che caratterizza la Lombardia orientale di Bergamo e Brescia. Di ogni contesto subregionale si relaziona sul modo con cui l’ambito territoriale è cresciuto col tempo, dando luogo a soluzioni specifiche nel rapporto tra società, istituzioni, eventi, scelte economiche e demografiche da una parte e dimensione fisico-spaziale dall’altra. Lo sviluppo infine di una città come Milano, già grande ai tempi del suo ruolo di capitale dell’Impero romano, ha condizionato una gestione territoriale dell’urbe e del suo contado, nonché di una gran parte della Lombardia occidentale o Insubria, niente affatto omologa a quella tipica del resto della Lombardia.
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