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Questo scaffale virtuale è stato realizzato come omaggio della Biblioteca Sabeo a Umberto Curi, presente a Chiari ospite della Rassegna Filosofi lungo l'Oglio.
Sulla colonna a sinistra (o in fondo, negli smartphone o nei tablet) troverete i diversi punti di accesso a questa bibliografia, che raccoglie i 74 titoli ai quali Umberto Curi è collegato e che sono presenti nella Rete bibliotecaria Bresciana e Cremonese, ogni link può essere usato anche per navigare liberamente in tutto il catalogo. Può essere utile per esempio visualizzare i titoli sui temi che hanno caratterizzato la sua riflessione, come la guerra o il rapporto fra filosofia e cinema.
Ma è interessante esplorare tutte le parole chiave. Molti titoli (9) sono disponibili come ebook e sono liberamente scaricabili e leggibili su e-reader o tablet o ancora su smartphone.
Va tenuto conto che nel catalogo della RBBC ci sono tutte le edizioni, compresi i libri in cui Umberto Curi ha firmato solo la prefazione o l'introduzione.
Cliccando sulle copertine si raggiungono le descrizioni complete e - attraverso il tasto - tutti i titoli dello scaffale possono essere richiesti in prestito con il servizio di prestito interbibliotecario e recapitati nella biblioteca scelta per il ritiro entro una decina di giorni, ma anche più rapidamente se il titolo è molto diffuso nelle biblioteche.
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Parlare con Dio. Un'indagine fra filosofia e teologia
Bollati Boringhieri, 22/03/2024
Abstract: In questo saggio Umberto Curi prova a rispondere a interrogativi che intercettano problemi ineludibili, eppure trascurati in nome di una malintesa laicità intellettuale. Può accadere che si discuta delle radici culturali dell'Europa, o delle implicazionipolitiche dell'integralismo religioso, senza neppure sfiorare il presupposto che ne è alla base, vale a dire quel nucleo teorico decisivo che è costituito dal modo in cui si parla di Dio.Così, proprio quando l'emergenza climatica e le prospettive di armi di distruzione di massa mettono in discussione la sopravvivenza del genere umano, il dibattito si arresta alle soglie della questione che più di ogni altra coincide con una fondamentale richiesta di senso. Già nella più antica definizione di teologia, risalente a Platone, è possibile individuare una distinzione fra due diverse modalità di intendere il lógos riferito a Dio, e cioè non solo come parola su Dio – inevitabilmente esposta al rischio di una pur involontaria blasfemia – ma come parola di Dio, rispetto alla quale si impone la necessità di un rigoroso, e insieme umile, lavoro di interpretazione. Lontano dall'apologetica confessionale o ideologica, Curi offre qui un serrato confronto con alcuni punti nodali della tradizione giudaico-cristiana e l'approfondimento di concetti particolarmente densi, come il perdono e il dolore, la misericordia e la speranza, la libertà e la verità.
Padre e re : filosofia della guerra / Umberto Curi
Castelvecchi, 2024
Abstract: Nella cultura occidentale, la guerra non è l’espressione irrazionale di una fase primitiva della civiltà ma la «continuazione della politica con altri mezzi». È una costante storica che accompagna e determina le trasformazioni sociali, una forza creatrice che conferisce identità nella contrapposizione, forma nella separazione. Le verità sul rapporto tra politica e guerra che legano Eraclito e Schmitt, Platone e Kant, Hegel e Clausewitz, Marx e Gramsci si rivelano ben più incisive delle inefficaci invocazioni di una pace ideale e utopica. La sfida è applicare questa linea di pensiero alla fase storica attuale, in cui l’eventualità di una contesa nucleare ha generato una trasformazione irreversibile della guerra in negazione della politica. Pensare la guerra oggi significa allora scavare fino alle radici della «globalizzazione del disastro». Umberto Curi si misura in maniera definitiva con la necessità di polemos – «padre e re di tutte le cose» – per mostrare come il terrorismo, le migrazioni e la distribuzione ineguale delle risorse a livello globale siano manifestazioni di un unico fenomeno: la dichiarazione di guerra che gli occidentali muovono al resto del mondo per preservare il loro stile di vita.
Miti d'amore : filosofia dell'eros / Umberto Curi
Nuova ed. rivista
Castelvecchi, 2024
Abstract: Amore e Psiche, Orfeo ed Euridice, Eco e Narciso, Romeo e Giulietta, Tristano e Isotta: sono tanti i miti che narrano le vicende d’amore, le sue inquietudini, il desiderio di fare Uno, la necessità della separazione. Passione cieca, itinerario di redenzione o strumento di conoscenza, Umberto Curi esplora i meandri segreti dell’amore attraverso le più celebri rappresentazioni mitiche che ne sono state date nel corso della storia. Dalla Grecia antica all’epoca moderna, dal racconto platonico dell’androgino a Don Giovanni, si ricostruisce qui un percorso filosofico-letterario che svela la natura complessa e sfuggente dell’amore: l’attrazione irresistibile che lo suscita, la caduta che ogni incontro con Eros produce, la dimensione tragica della sua impossibilità. Da Platone a Nietzsche, emerge così una visione dell’amore come forza ambivalente, capace di generare gioia e dolore, appagamento e insoddisfazione, unione e irriducibile
Parlare con Dio : un'indagine fra filosofia e teologia / Umberto Curi
Bollati Boringhieri, 2024
Abstract: In questo saggio Umberto Curi prova a rispondere a interrogativi che intercettano problemi ineludibili, eppure trascurati in nome di una malintesa laicità intellettuale. Può accadere che si discuta delle radici culturali dell'Europa, o delle implicazioni politiche dell'integralismo religioso, senza neppure sfiorare il presupposto che ne è alla base, vale a dire quel nucleo teorico decisivo che è costituito dal modo in cui si parla di Dio. Così, proprio quando l'emergenza climatica e le prospettive di armi di distruzione di massa mettono in discussione la sopravvivenza del genere umano, il dibattito si arresta alle soglie della questione che più di ogni altra coincide con una fondamentale richiesta di senso. Già nella più antica definizione di teologia, risalente a Platone, è possibile individuare una distinzione fra due diverse modalità di intendere il lógos riferito a Dio, e cioè non solo come parola su Dio – inevitabilmente esposta al rischio di una pur involontaria blasfemia – ma come parola di Dio, rispetto alla quale si impone la necessità di un rigoroso, e insieme umile, lavoro di interpretazione.
Che cos'è l'Illuminismo / Immanuel Kant, Michel Foucault, Jurgen Habermas ; a cura di Umberto Curi
Mimesis, 2021
Abstract: Che cos’è l’Illuminismo? A questa domanda hanno provato a rispondere tre dei più grandi pensatori di tutti i tempi: Immanuel Kant, Michel Foucault e Jurgen Habermas. Questo volume curato da Umberto Curi ha il pregio di far dialogare tra loro tre saggi strettamente connessi: origine di tutto è la riflessione di Kant sul concetto di Aufklärung, cui fanno seguito l’interpretazione data da Foucault e il successivo studio condotto da Habermas sull’analisi del filosofo francese. A partire dal testo kantiano, che in un certo senso ha inaugurato il discorso filosofico della modernità, una stimolante interrogazione critica sul presente, sui limiti della conoscenza e sul loro possibile superamento.
La morte del tempo / Umberto Curi
Il Mulino, 2021
Abstract: Due occhi sbarrati, braccia e gambe rinsecchite, mani violentemente serrate intorno a una preda, la sagoma di un corpo mutilato, una bocca spalancata che sembra accompagnare con un urlo il pasto cannibalico. È «Saturno che divora suo figlio», una delle 14 pinturas negras realizzate da Francisco José Goya intorno al 1820, dove Saturno è l’immagine del tempo che per sopravvivere consuma e distrugge, rincorrendo forsennato la propria stessa fine. Siamo davanti a una delle opere più influenti sugli sviluppi successivi dell’arte moderna, intorno alla quale molto resta ancora da chiarire. Un incubo denso di misteri che evoca potentemente il legame inscindibile fra il tempo e la morte.
Fedeli al sogno : la sostanza onirica da Omero a Derrida / Umberto Curi
Bollati Boringhieri, 2021
Abstract: Dal sogno di Penelope raccontato nell'Odissea alla psicoanalisi di Freud, da Derrida fino ai film di Fellini e Nolan, la riflessione sul sogno si è consolidata assumendo il carattere di una vera e propria disciplina. In questo saggio sull'onirocritica, Umberto Curi conduce il lettore in un'esplorazione filosofica e storico-letteraria di due dimensioni oniriche fondamentali. La prima è la sua valenza profetica rispetto a eventi futuri, la seconda è il rapporto che il sogno intrattiene con la verità, nel senso di esserne veicolo oppure deformazione e occultamento. Ma c'è anche – spiega l'autore – un modo differente di rivolgersi ai sogni, ossia lasciarli deliberatamente nella loro indeterminazione e ambiguità, riconoscendo in essi non il preannuncio del futuro, ma lo svelamento del passato. In questo modo, liberi dalle maglie dell'interpretazione, i sogni diventano messaggeri della memoria e riescono a svelare tutta la loro potenza. Pagina dopo pagina si seguono le tracce che conducono fino a Theodor W. Adorno, secondo il quale è necessario sottrarre il sogno alla manipolazione operata dai processi interpretativi, quali essi siano. Stando a questa impostazione – che si riflette anche in alcune brillanti opere cinematografiche – si tratta di risvegliarsi, coltivare la vigilanza, restando attenti al senso. Solo accettando questo peculiare statuto onirico si potrà rendere possibile ciò che pare impossibile: bandire il sogno senza tradirlo.
Film che pensano : cinema e filosofia / Umberto Curi
Mimesis, 2020
Abstract: Per quali ragioni il filosofo che lavori sul cinema è tuttora considerato poco “serio”, alla stregua del dilettante perditempo o del chierico infedele? E per quali ragioni, almeno in Italia, è ancora tenacemente presente la convinzione che, per quanto ci si possa sforzare di congiungerli, cinema e filosofia restino due ambiti irrevocabilmente distinti? Questo libro risponde a tali interrogativi, ritraendo un quadro variegato e stimolante della natura evocativa del cinema. La prima parte del testo approfondisce le molte e decisive questioni attinenti alle peculiarità del cinema, nel contesto della tradizione filosofica occidentale da Aristotele a Heidegger. La seconda e la terza parte si soffermano rispettivamente sull’opera di alcuni grandi maestri del cinema contemporaneo (Truffaut ed Eastwood, Fellini e Wilder, Spielberg e Garrone, Wenders e Scorsese) e su alcuni film memorabili (Moulin Rouge! e Il mestiere delle armi, American Beauty e Chicago, per citarne alcuni). Senza voler proporre una nuova teoria sul cinema, e ancor meno la rimasticatura aggiornata di una fra le tante concezioni del cinema oggi in circolazione, il libro ci dimostra in che senso e con quali suggestive implicazioni si può affermare che davvero i film “pensano”.
InSchibboleth, 2019
Abstract: «Chi sa solo d'opera non sa niente d'opera». Questo aforisma - sotto il cui segno si svolgono gli Aperitivi Culturali, propaggine filosofica dello Sferisterio Opera Festival di Macerata - bene compendia la 'chiave musicale' dei saggi qui raccolti, che sono le letture tenute dall'autore proprio in quella sede. Resistendo a qualsiasi pretesa di chiusura disciplinare e consapevole che la musica, e in particolare quella lirica che intrattiene con la parola un rapporto strettissimo, eccede la sua stessa configurazione sonora, l'autore ha cercato di investigare la pluralità dei testi che tramano in filigrana le opere liriche analizzate, di ciascuna evidenziando lo statuto strettamente filosofico. Perché filosofare significa tendere al lógos e quindi mettere in relazione (légein) i distinti con il resto, in una arcipelagica armonia. Questo processo di contaminazione tra varietà di mezzi espressivi si sviluppa pienamente nella sezione posta a suggello del volume, che contiene tre interviste impossibili a celebri eroidi del melodramma e due divertissements mozartiani.
Il colore dell'inferno : la pena tra vendetta e giustizia / Umberto Curi
Bollati Boringhieri, 2019
Abstract: Per un nuovo umanesimo della giustizia. «Dove mai avrà termine, dove mai placata cesserà la furia di Ate?» L’interrogativo angoscioso di Eschilo non smette di risuonare dopo migliaia di anni. Abbiamo forse dimenticato il nome della funesta divinità greca che prima induceva gli uomini in errore e poi ne esigeva inclemente la punizione, ma della sua vendicatività rimane un’impronta nell’idea di giustizia a cui è ispirata l’attuale civiltà giuridica. La rassicurante contrapposizione tra vendetta e barbarie da un lato – la violenza sommaria del «sangue chiama sangue» – e giustizia e civiltà dall’altro tradisce infatti una infondatezza che sgomenta. Scrutando nel cono d’ombra dell’azione penale con lo sguardo penetrante di chi coglie ambivalenze e fratture nella presunta rotondità dei concetti, Umberto Curi vi rintraccia l’aspetto arcaico e irrisolto che tinge ancora il dispositivo della pena del «colore dell’inferno», secondo l’espressione di Simone Weil. Lungo il tragitto a lui familiare, che dalla grecità dei filosofi e dei tragici arriva a Nietzsche e al pensiero contemporaneo, Curi testa la resistenza, e la fragilità, del principio di giusta «retribuzione» del reato attraverso un castigo adeguato. L’equità che intende garantire era invocata anche dall’ingiunzione biblica «frattura per frattura, occhio per occhio, dente per dente» e dalla legge del taglione fissata dalle XII Tavole romane, ossia dai meccanismi che prevedevano la reciprocità del danno. Infliggere sofferenza al colpevole, sia per ristabilire l’ordine cosmico infranto sia, più modernamente, a scopo rieducativo o preventivo, oscilla tra una concezione sacrale della pena come espiazione e una visione compensativa che rimanda all’antica relazione tra debitore e creditore. Impostazioni che, tuttavia, sortiscono l’effetto-paradosso di assolvere la colpa, una volta estinto il debito con la pena, senza alleviare il dolore della vittima. Proprio alla fuoriuscita dalla logica del paradigma retributivo e di quello pedagogico lavora oggi la giustizia riparativa, che mette invece al centro il rapporto tra offensore e offeso. Perché si possa, infine, sottrarre alla crudele Ate l’insidioso terreno in cui prospera.
Franco Volpi : il pudore del pensiero / Giovanni Gurisatti, Antonio Gnoli (eds.)
Morcelliana, 2019
Abstract: In tre grandi aree filosofiche Franco Volpi (1952-2009) ha fornito contributi decisivi: è stato uno dei maggiori esperti internazionali, analista competente, filologo implacabile e traduttore raffinato dell'opera di Martin Heidegger. In secondo luogo, ha affrontato il tema della crisi della modernità e della "riabilitazione" ermeneutica della "filosofia pratica", contribuendo alla definizione di questa nozione di matrice aristotelica. Infine, è da ricordare la frequentazione assidua della storia della filosofia con studi che affrontano, tra gli altri, Kant, Schopenhauer, Nietzsche, Brentano, Husserl, Scheler, Guardini, Löwith, Cassirer, Schmitt, Jünger, e poi Gadamer, Rombach, Ricoeur, Habermas, Gómez Dávila. Una costellazione di ricerche - come mostrano i saggi qui raccolti, di amici e colleghi - caratterizzate da un pudore del pensiero, da una sua "responsabile prudenza" che appare lo stile filosofico ed esistenziale di Franco Volpi. Scritti di: Giovanni Gurisatti, Antonio Gnoli, Stefano Poggi, Enrico Berti, Wolfgang Welsch, Jean Grondin, Remo Bodei, Umberto Curi, Giuliano Campioni, Gaetano Rametta, Alejandro G. Vigo, Antonio Da Re, Jesús Adrián Escudero, Gian Franco Frigo, Luca Illetterati, Félix Duque.
Filosofia del Don Giovanni. Alle origini di un mito moderno
Bollati Boringhieri, 26/07/2018
Abstract: "Il dongiovannismo non è concepibile se non come "fase suprema" dell'ateismo."Don Giovanni percorre la modernità con la tracotanza dell'eroe eponimo dell'erotismo seriale e insaziabile. L'appellativo comune ricalcato su di lui qualifica l'amatore compulsivo, il donnaiolo senza requie, l'agonista del corteggiamento che aggiorna di continuo il proprio medagliere.Ma un simile stereotipo di sfrenatezza sessuale è in gran parte dovuto all'equivoco in cui sono rimaste intrappolate le tradizioni interpretative che a lungo si sono cimentate con la figura di Don Giovanni. Finissimo indagatore della vitalità dei miti antichi, Umberto Curi qui riequilibra nettamente il profilo di quello che giudica il mito più emblematico degli ultimi secoli, restituendogli la pregnanza teologica e filosofica rimasta occultata per l'eccesso di enfasi sulle prodezze carnali. Solo se lo si libera dalle strettoie del paradigma seduzione/dannazione, si riesce infatti a decifrare l'enigma delle tre versioni principali – le pièces secentesche di Tirso de Molina e di Molière e il "dramma giocoso" di Mozart-Da Ponte – che mettono in scena Don Giovanni: l'asimmetria tra la colpa che gli si imputa e la pena atroce a cui viene condannato. Sia che perverta l'amore in inganno, e schernisca così il caposaldo della religione cristiana (Tirso), sia che concepisca la conquista femminile come continuazione della guerra con altri mezzi (Molière), sia che recuperi attraverso la musica la cupa grandezza di cui lo priva un libretto poco sulfureo (Mozart - Da Ponte), Don Giovanni non può sottrarsi all'invarianza di una fine che lo precipita tra le fiamme dell'Inferno proprio in quanto dis-soluto, ossia sciolto da ogni vincolo con la trascendenza divina, prima che con i costumi degli uomini. Lo "spirito forte" che ha osato oltraggiare la sacralità della morte nella sfida al Commendatore non avrà scampo. Ecco la colpa irredimibile, che secondo Curi affiata il mito di Don Giovanni alla modernità più di qualsiasi riduzione "erotica".
Manuale di cosmetologia : dalla dermocosmesi funzionale alla cosmeceutica / Umberto Borellini
Edra, 2018
Abstract: Le sequenze formulative per i trattamenti estetici più richiesti, gli aggiornamenti legislativi a cui stare al passo, la nomenclatura INCI e i suoi ingredienti: se tutto questo vi mette ansia, Cosmetologia è il libro per voi. Con il linguaggio semplice e chiaro che ne ha contraddistinto il successo editoriale nel corso degli anni, in questa nuova edizione Umberto Borellini torna a condensare la sua esperienza ormai trentennale nel campo della ricerca dermo-cosmetica. Pur nel susseguirsi delle innovazioni scientifiche e tecnologiche, da sempre l'assunto centrale della cosmetologia rimane lo stesso: rispettare la pelle. La pelle è un organo vitale, intelligente e fisiologicamente importantissimo: la ricerca neuroscientifica ha da tempo sottolineato lo strettissimo legame tra derma e sistemi endocrino, nervoso e immunitario. Dalla salute della pelle passa la salute dell'organismo, e dato che i cosmetici, a differenza dei farmaci, sono usati quotidianamente, ben si comprende come l'uso di creme, detergenti, prodotti per il make-up o deodoranti debba fondarsi su una più profonda consapevolezza delle loro caratteristiche. I nuovi neurocosmetici, la cosmeceutica, i biodoranti e gli oli eudermici, i profumi e molto altro ancora: ogni professionista della filiera (che sia Estetista, Dermatologo, Medico estetico, o Farmacista) troverà in questo volume aggiornatissimo risposte sicure e complete per il proprio interlocutore, spesso disorientato davanti a promesse di bellezza ed etichette indecifrabili. Per una bellezza che vada oltre la superficie, e curi gli inestetismi in modo profondo e integrato.
Raffaello Cortina, 2018
Abstract: Jean-Pierre Vernant e altri studiosi come Marcel Detienne e Pierre Vidal-Naquet presentano qui i risultati di una ricerca svolta in una duplice prospettiva, storica e sociologica, nella quale non si è trattato soltanto di delineare una panoramica delle istituzioni militari e di elaborare il ritratto psicologico del combattente ma, in modo ancor più approfondito, di definire il ruolo,lo statuto sociale e il significato stesso della guerra nella civiltà greca. Il mondo miceneo, il sistema classico e l'epoca ellenistica costituiscono i tre momenti in cui si articola il nuovo volto della guerra. Nel mondo miceneo, essa sembra costituire una funzione specializzata. Con la polis classica e la falange degli opliti, la guerra diventa "politica": la figura del guerriero cede il posto al cittadino-soldato e l'attività guerriera si confonde con la vita in comune del gruppo. In epoca ellenistica, con gli eserciti di mercenari reclutati dai principi per conquistare imperi, la guerra si separa dalla politica, per assumere la forma di un'attività professionale al servizio dei sovrani.
Filosofia del Don Giovanni : alle origini di un mito moderno / Umberto Curi
Nuova ed. riveduta e ampliata
Bollati Boringhieri, 2018
Abstract: Nonostante il gran numero di testi disponibili sulla figura del Don Giovanni se si prescinde dal saggio di Kierkegaard sono invece quasi inestistenti i lavori di taglio filosofico su quello che può essere sicuramente definito il più importante e ricorrente mito moderno. In questo volume Umberto Curi interpreta in chiave filosofica questo mito della modernità, analizzandone le tre versioni classiche, di Tirso da Molina, Moliére e Mozart-Da Ponte. Con un'ipotesi interpretativa destinata a far discutere: Don Giovanni non ha nulla a che fare con il seduttore di cui parla l'interpretazione tradizionale, ma è piuttosto il simbolo intorno al quale si addensano alcune questioni di grande rilievo filosofico e teologico.
Le parole della cura : medicina e filosofia / Umberto Curi
Raffaello Cortina, 2017
Abstract: Al centro della riflessione sono le parole della cura, vale a dire alcuni termini chiave - medicina, terapia, farmaco, chirurgia - capaci di delineare nel loro insieme l'ambito, la natura, gli strumenti e le finalità di quella che convenzionalmente viene definita scienza medica. Nell'esplorazione di questo territorio, si risale più volte alle origini storico-concettuali della medicina, affondando anche nel repertorio mitologico, letterario e filosofico del mondo classico. Con la convinzione che, a differenza di ciò che si potrebbe superficialmente pensare, la storia della medicina non può essere paragonata a un album contenente l'illustrazione delle invenzioni più celebri. Al contrario, un primo passo per superare una concezione banalmente positivistica della medicina può essere compiuto da un lato valorizzandone il percorso storico, i successi e le sconfitte, e dall'altro misurandosi senza censure con le grandi questioni soggiacenti alle "parole" che ne definiscono il campo.
Vergogna ed esclusione : l'Europa di fronte alla sfida dell'emigrazione / a cura di Umberti Curi
Castelvecchi, 2017
Abstract: Chiacchiere propagandistiche, balbettii inconcludenti, formule astratte: il dibattito politico sul fenomeno dei flussi migratori sembra incapace di uscire dall'orizzonte angusto della disputa puramente ideologica, oscillando fra l'ipotesi odiosa dei "respingimenti" e una troppo generica proposta di "accoglienza". Analizzare questo fenomeno in termini realistici, studiare i dati oggettivi in cui esso si traduce, inquadrare la questione dell'immigrazione nel contesto della distribuzione delle risorse a livello planetario, descrivere lo scenario economico, demografico e sociologico che ci attende nei prossimi decenni: è questo il "progetto" alla base di questo libro. Studiosi di competenze diverse - dal filosofo al sociologo, dal giurista al demografo, dal magistrato all'esperto di politica internazionale - si confrontano per aprire un terreno di riflessione in larga misura ancora inesplorato. Con l'ambizione di promuovere una discussione che sia all'altezza delle sfide che abbiamo davanti.
La crisi dell'utopia. Aristofane contro Platone
Laterza, 05/05/2016
Abstract: Il merito principale dell'opera di Luciano Canfora è di superare ogni sterile distinzione disciplinare. Ciò che rende prezioso e necessario questo libro è la sinergia tra filologia e filosofia, che non si limita a gettare luce su questioni circoscritte relative al rapporto tra Aristofane e Platone, ma è messa al servizio di un interrogativo persistente e attuale: quello che riguarda il ruolo dell'utopia. Se è vero che l'importanza di un libro si misura sul rilievo delle questioni che suscita, il testo di Canfora offre un contributo di primissimo ordine. Umberto Curi, "Corriere della Sera"Luciano Canfora rilegge gli ideali di uguaglianza della Repubblica platonica: l'unico modo per contrastare le risorgenti forme di schiavitù. Silvia Ronchey, "La Stampa""I fallimenti liquidano l'utopia, o l'utopia resta un bisogno morale al di là del naufragio? E la demonizzazione, fin troppo facile, dell'utopia non diviene un alibi per blindare in eterno la conservazione e l'ingiustizia?"
I figli di Ares : guerra infinita e terrorismo / Umberto Curi
Castelvecchi, 2016
Abstract: Il presupposto per cancellare o ridurre le tensioni internazionali, le guerre, lo stesso terrorismo è l’eliminazione degli squilibri economici fra aree diverse del pianeta. La lotta contro la povertà non è solo un imperativo «umanitario» ma è il modo più efficace per disinnescare il potenziale distruttivo alimentato dalla disperazione. Se si vuole un mondo più sicuro, è indispensabile adoperarsi perché sia più giusto; se si vuole la pace, ben più incisiva rispetto allo strumento della guerra preventiva è la rimozione delle catene della miseria in cui versano centinaia di milioni di esseri umani.
La brama dell'avere / Sabino Chialà, Umberto Curi ; prefazione di Leonardo Paris
Il Margine, 2016
Abstract: Il desiderio di possedere, antico come l'uomo. E il senso del limite, come misura dell'essere umano. Dalla Bibbia al Vangelo: è più facile che un cammello passi dalla cruna dell'ago... Da Platone che condanna la "pleonexia" (la brama di avere sempre di più) alle "nozze" di Francesco d'Assisi con la povertà, per fare spazio a Dio. E agli altri. Sobrietà e condivisione come antidoti al "vizio" della ricchezza. Un monaco e un filosofo laico discutono di una pulsione "naturale" all'accumulazione dei beni, che l'etica e la spiritualità religiosa interpretano e "governano".