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Tatà Valérie Perrin
Come l'arancio amaro Milena Palminteri
La portalettere Francesca Giannone
Il canto dei cuori ribelli Thrity Umrigar
Domani, domani Francesca Giannone
Cambiare l'acqua ai fiori Valérie Perrin
Il Dio dei nostri padri Aldo Cazzullo
La catastrofica visita allo zoo Joël Dicker
Tutta la vita che resta Roberta Recchia
Succede sempre qualcosa di meraviglioso Gianluca Gotto
Tatà Valérie Perrin
La catastrofica visita allo zoo Joël Dicker
La felicità nei giorni di pioggia Imogen Clark
La governante Csaba dalla Zorza
Il canto dei cuori ribelli Thrity Umrigar
Il mio nome è Emilia del Valle Isabel Allende
Delitto di benvenuto Cristina Cassar Scalia
La levatrice Bibbiana Cau
Il giorno dell’ape Paul Murray
Come l'arancio amaro Milena Palminteri
Sul fare dell’Ottocento, il comune bresciano di Gottolengo è un piccolo mondo rurale dai ritmi lenti, le usanze antiche, i campi che promettono nutrimento in cambio di fatica e dedizione. Soprattutto, è però la casa di gente instancabile, contadina, artigiana, lavoratrice, idealista, schietta. Gente come Gino, che ha lasciato di sua scelta l’industriosa Milano per trasferirsi nella bassa bresciana e vivere lavorando la terra, a contatto con la natura. Gente come Peppino e Bigia, che mandano avanti selleria e sartoria mentre crescono la famiglia tra mille e sempre nuove difficoltà. Gente come i fittavoli Marta e Tone, custodi di saggezza e di concreta esperienza della vita. Gente come Angela, giovane mite e dal carattere forte, che si guadagna il pane come domestica in casa dei conti Rodenghi.
Sono solo alcuni dei personaggi che trovano posto in “Antologia popolare” (Europa Edizioni, 2024), romanzo storico della gottolenghese Nora Antonini, classe 1959. In oltre 900 pagine, il libro racconta vicissitudini, lotte politiche e speranze della gente di Gottolengo, intrecciando vicende private e drammi collettivi in un racconto corale che tocca episodi salienti degli ultimi anni dell’Ottocento e di buona parte del Novecento, passando per la rivoluzione industriale in Italia e l’attività delle leghe socialiste, la prima guerra mondiale, il fascismo, la seconda guerra mondiale, la liberazione e l’instaurazione della Repubblica.
La scrittura dell’autrice, abbondante di particolari sul lavoro nei campi e sulla vita nelle cascine, così come di descrizioni di paesaggi e di tradizioni locali, dipinge scene vivide e tangibili. In pagine ricche di dialoghi, i personaggi danno voce ai propri ideali e ai propri sogni, a preoccupazioni e a premonizioni, a desideri d’indipendenza, d’amore e di rivalsa. E il loro confrontarsi, così come l’incrociarsi delle loro vite, compone un affresco chiaro e dettagliato di una parte della provincia di Brescia alle prese con il violento e cupo Novecento.
La recensione completa la trovate qui: https://www.bresciasilegge.it/antologia-popolare-nora-antonini/
Grazia Deledda, l'unica donna italiana insignita del Premio Nobel per la letteratura, meriterebbe senza dubbio di essere inclusa, per diritto e merito, nel programma ministeriale di letteratura italiana. Dal suo romanzo, considerato il capolavoro della scrittrice e che per certi aspetti mi ha ricordato il realismo magico di Calvino, traspare l'amore profondo per la sua terra e il piacere totalizzante per la sua scrittura.
Una lettura deliziosa da riscoprire.
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