Milano : Adelphi, copyr. 1991
25 September 2012 at 17:35
Brodskij arrivò a Venezia quasi per caso su invito di una signora dagli occhi senape-miele da lui conosciuta in Russia.Eravamo circa a Natale ed era notte. La Serenissima sfoggiava il meglio di se,ammantata di una vaga nebbiolina,un profumo di alghe gelate e un silenzio impagabile.Roba da intenditori,per capirci.
Iosif Brodskij ne fu ammaliato e ritornò a Venezia altre diciassette volte,sempre e rigorosamente in inverno.
Questo è un diario dove vengono descritte le sensazioni che produce la bellezza, cercando di entrare a fondo in tutto ciò che l'occhio distratto considera elemento marginale.Ecco che l'acqua diventa il tempo che scorre.Le colonne,i capitelli,le guglie acquistano al tramonto contorni più artistici.Si arriva a tessere l'elogio della nebbia che ha la proprietà di sfumare il paesaggio
quasi fosse un acquerello di Turner.
Un invito al turismo invernale e alla ricerca del dettaglio.
11 October 2014 at 19:19
tra i 100 libri da non perdere
21 March 2018 at 19:10
Meraviglioso. Indispensabile.
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