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PALAZZO BENZONI – attuale prestigiosa sede della Biblioteca Comunale di Crema – fu residenza fino al 1795 della famiglia Benzoni, uno dei casati più importanti della Città, l’unico che riuscì a ottenere la signoria di Crema nel XV secolo.
Il palazzo, la cui esistenza in contrada Civerchi è confermata per la prima volta da un testamento del XVI secolo, risale nelle sue forme attuali al XVII secolo come attesta una iscrizione in marmo infissa nella semicolonna di sera del portico che ricorda appunto la data (6 aprile 1627) e il nome del Benzoni che fece ricostruire il palazzo dalle fondamenta (Conte Roberto Benzoni).
A Giovanni Andrea Benzoni si devono invece gli interventi decorativi e di abbellimento tardo secenteschi compreso l’inserimento nella facciata del portale.
Alla morte dell’ultimo Benzoni nel 1795 il palazzo divenne dapprima residenza della famiglia Frecavalli fino al 1819 per poi subire diversi passaggi di proprietà non sempre attenti alla cura e alla conservazione delle sue bellezze, di cui i più significativi, anche per la diversa destinazione d’uso, furono:
1821-1823 sede del Ginnasio
1832-1929 sede dell’Ospedale degli Esposti e Mendicanti, ricordato da una targa sulla facciata sul lato della chiesa di Santa Maria della Stella
1933-1939 sede della Biblioteca Civica, quasi un segnale premonitore della sua destinazione nel secolo successivo
In epoca fascista sede anche del Partito nazionale fascista poi diventato Repubblica Sociale Italiana
1949 fu acquistato dal Comune di Crema che lo destinò ad ospitare prima il Tribunale, poi dal 1990 la Vigilanza Urbana e la Croce Rossa e infine nel febbraio 2002 la Biblioteca Civica.