sabato 7 maggio 2016
INTITOLAZIONE DELLA BIBLIOTECA
AL PROF. MARIO FERRARI
Storia del fondatore
Mario Ferrari nacque nel marzo 1913 a Reggio Emilia.
Dopo il conseguimento della laurea presso l'ateneo di Bologna, intraprese la carriera giornalistica, interrotta tuttavia dalla partecipazione al secondo conflitto mondiale, durante il quale partì volontario come alpino di artiglieria di montagna, prima a Pola e poi in Africa.
Al termine della guerra, prese parte alla missione intrapresa da Don Gnocchi di raccogliere ed assistere i figli degli alpini caduti e di bimbi mutilati a seguito di interventi bellici.
Fu così che divenne istruttore ed insegnante negli istituti di Parma e Bordighera dove, grazie al suo impegno sincero e praticamente gratuito, lasciò un profondo ricordo nel cuore dei suoi ragazzi. Il suo approdo a Sirmione è datato 1956, quando si recò in visita nel comune gardesano invitato da un amico alpino.
Qui si innamorò del paese e di Maria, una ragazza sirmionese che vede passare davanti al negozio dell'amico in Piazza Porto Valentino, mentre, come tutte le donne di Sirmione, va a fare il bucato al lago.
Con il matrimonio Mario diventa sirmionese e apre un negozio in Centro Storico, in poco tempo fa amicizia con i sirmionesi e ha con loro un dialogo continuo e intenso. Con amici e concittadini fonda il Comitato dei Padri e con la Commissione Edilizia e Sirmione Fiorita contribuisce a rendere più bello il paese. Con questi stessi amici nasce l'idea di aprire una biblioteca. Attenzione particolare continua a prestare ai giovani con i quali crea il Dialogo, un gornale nato per dar voce ai ragazzi. Dal "barbetta", come lo chiamavano con simpatia, si riunivano in tanti, e il negozio diventò luogo di incontro e di dialogo costruttivo.
Il professore ci ha lasciato il 30 ottobre 1981, ma il risultato della sua passione continua tutt'ora.