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Oxoniae : e Theatro Sheldoniano : impensis Sam. Smith. Benj. Walford ..., 1705-1708
Oxoniae : e Theatro Sheldoniano, 1703-1705
Oxoniae : e Thetaro Sheldoniano, 1700
Oxonii : e theatro Sheldoniano, 1676
Oxonii : excudebat H. H. Academiae Typographus Impensis Ric. Davis, 1674
Etupothe ex Oxonia : [s.n.], 1709
Theokritou Ta Euriskomena = Theocriti Quae extant : cum Graecis scholiis notis et indicibus
Oxoniae e theatro Sheldoniano : Impensis Sam. Smith, & Beni. Walford ad Insignia Principis in Coemeterio D. Pauli, 1699
[Oxford] : e Theatro Sheldoniano, 1675
Oxonii : e Theatro Sheldoniano, 1737
Oxonii : e Theatro Sheldoniano, 1697
Nouvelle Edition revue fort exactement, corrigée de quantité de fautes qui s' etoient glissées dans la premiere, & augmentée de la Lettre Critique de M. de la Mettrie à Madame la Marquise du Chattelet
A Oxford : aux dépends de l' Auteur, 1747
Oxonii : e typographeo Clarendoniano, 1778
Abstract: Il trattato su II Sublime, un piccolo gioiello della letteratura greca di età imperiale, contiene una delle più antiche, e senz’altro la più importante, fra le riflessioni classiche sulla natura della bellezza letteraria, rappresentata dalla parola hypsos, « vetta » o « apice », e metaforicamente « sublime ».Il fine dell’opera è didattico e pratico: l’autore si propone infatti di insegnare « come noi possiamo elevare le nostre doti naturali » al punto da poter creare un’opera così elevata che innalzi alla propria vertiginosa altezza l’animo di un lettore o di un ascoltatore. I suoi precetti non sono meramente tecnici: li sostanziano infatti due attitudini naturali quali la magnanimità (che si apre ad una prospettiva metafisica) e la passione. Ma di più: come già osservò il primo traduttore francese dell’opera, Nicolas Boileau (1674), «en parlant du Sublime, il est lui-mesme tres-sublime ».L’Antichità classica e il Medioevo non si mostrarono generosi verso questo testo, a noi giunto attraverso un unico manoscritto bizantino, per di più lacunoso. Fu solo la traduzione del Boileau, poco più di un secolo dopo la prima edizione a stampa dell’originale greco (F. Robortello, 1554), che diede il via alla fortuna de II Sublime e al suo impatto sulle teorie estetiche dell’età moderna.
Oxonii : e Theatro Sheldoniano, impensis Davidis Lyon, 1730
Oxonii : e Theatro Sheldoniano, venales prostant apud G. West, 1703
Oxonii : e typographeo Clarendoniano, 1792
Oxoniae : e theatro Sheldoniano, 1700
Oxonii : e theatro Sheldoniano, 1697
Oxoniae : e theatro Sheldoniano, impensis S. & J. Sprint, A. & J. Churchill, T. Childe & R. Knaplock, ..., 1706
Oxonii : e Theatro Sheldoniano, 1694
Oxonii : e Theatro Sheldoniano, 1696