Messaggio di benvenuto al catalogo.
Tatà Valérie Perrin
La portalettere Francesca Giannone
Come l'arancio amaro Milena Palminteri
Il canto dei cuori ribelli Thrity Umrigar
Domani, domani Francesca Giannone
Cambiare l'acqua ai fiori Valérie Perrin
Il Dio dei nostri padri Aldo Cazzullo
La catastrofica visita allo zoo Joël Dicker
Tutta la vita che resta Roberta Recchia
Succede sempre qualcosa di meraviglioso Gianluca Gotto
Tatà Valérie Perrin
La felicità nei giorni di pioggia Imogen Clark
La catastrofica visita allo zoo Joël Dicker
La governante Csaba dalla Zorza
Il mio nome è Emilia del Valle Isabel Allende
La levatrice Bibbiana Cau
Delitto di benvenuto Cristina Cassar Scalia
Il canto dei cuori ribelli Thrity Umrigar
Io che ti ho voluto così bene Roberta Recchia
Il giorno dell’ape Paul Murray
Finito a fatica per la trama per niente accattivante, la confusione, i personaggi fatti con lo stampino che continuano a fare avanti e indietro su opinioni opposte per tutto il libro, e soprattutto alla menzione di Achille e Patroclo come CUGINI mi ha decisamente perso. Non ha niente di femminista, nonostante sia spacciato come tale. Grande delusione.
Molte cose iniziano spesso per circostanze casuali. Nel 1979 Egidio Bonomi, allora redattore del Giornale di Brescia, scrive una poesia in dialetto per salutare due colleghi in pensione. Il componimento finisce affisso dietro la sua scrivania, dove lo nota Gianni Boninsegna (regista, attore, presidente dell’Anffas, in seguito sindaco di Brescia), che lo sprona a scrivere una commedia. Questo episodio, apparentemente banale, induce Bonomi a sviluppare quello che inizialmente era solo un esperimento di scrittura, lasciando spazio a uno scoppio di creatività. Da qui nascono tre commedie in tre anni, che rappresentano solo l’inizio di una lunga attività teatrale destinata a protrarsi per quarant’anni. Le diciassette commedie di Bonomi, di cui quattordici scritte in dialetto bresciano, sono ora raccolte nel corposo volume Il teatro dialettale di Egidio Bonomi (Compagnia della Stampa, 2024), a disposizione delle compagnie teatrali che nel tempo hanno dimostrato di apprezzarne i testi, portandoli in scena con successo, e di tutti gli appassionati di teatro, e in particolare di teatro dialettale.
Il volume, accompagnato da un’introduzione di Marco Bertoldi, critico teatrale del Giornale di Brescia, si apre con la riproduzione anastatica delle prime tre commedie di Bonomi, pubblicate all’epoca da Edizioni del Moretto. Si tratta di Ciàpa ‘l tram Balùrda (1979), Piö dè sa chè dè là (1980) e La Comédia (Paradíss – Purgatöre – Enferen) (1981): opere che rivelano fin da subito il felice estro creativo di Bonomi, capace di fondere l’attenta osservazione della realtà quotidiana con una originale rilettura di grandi modelli letterari del passato.
Trovate qui la recensione completa di Brescia si legge: https://www.bresciasilegge.it/il-teatro-dialettale-di-egidio-bonomi/
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