La biblioteca comunale di Lodrino nasce negli anni '70 sotto forma di Centro di Lettura, nome ufficiale dell'istituzione al tempo.
Si trovava nell'edificio retrostante l'abitazione parrocchiale ed era composto da una piccola stanza, nello specifico la prima stanza a destra salendo gli scalini.
Fu il maestro Sandro Parolini ad assumersi la responsabilità della prima apertura dal novembre del1974 al Giugno del 1975.
L'arredamento del Centro di Lettura era semplice ed essenziale, costituito da un insieme di scaffalature e da una scrivania. I primi libri provenivano dalle donazioni dei lodrinesi, dall'archivio parrocchiale oppure venivano acquistati direttamente.
Nel 1975 l’incarico passò alla maestra Silvia Bettinsoli per i successivi due anni.
Il Centro di Lettura non era soltanto un luogo dove poter reperire delle buone letture, ma diventò un vero e proprio centro di aggregazione.
All'interno della stanza venne aggiunto un giradischi per allietare le fredde serate invernali: la struttura infatti non era dotata di riscaldamento. Le aperture erano concentrate in fasce orarie per lo più serali in modo da venire incontro anche alle esigenze dei lavoratori, mentre l’apertura pomeridiana era dedicata ai ragazzi che utilizzavano le enciclopedie per le loro ricerche scolastiche.
La struttura era statale e ogni anno veniva investita una piccola somma di denaro per i nuovi acquisti. Silvia selezionava libri e dischi in base ai gusti dell’utenza e li rendeva disponibili al prestito.
Chi ha frequentato l’ambiente in quegli anni ricorderà sicuramente le frequenti visite di Don Sandro.
A partire dal 1977 i Centri di Lettura smisero di esistere, lasciando il posto al sistema bibliotecario istituzionale. Nello stesso periodo venne istituita una commissione bibliotecaria con la supervisione del sindaco Felice Bettinsoli.
Al momento della chiusura dei Centri di Lettura non tutti i paesi della Valle Trompia furono in grado di istituire nuove biblioteche, pertanto si prospettò la possibilità di acquisire alcuni dei libri che altrimenti sarebbero rimasti inutilizzati.
Maurizio Bettinsoli e Sandro Parolini andarono a recuperare il materiale degli ex centri di lettura di Tavernole ed Inzino in modo da incrementare la collezione della nuova Biblioteca Comunale di Lodrino.
Nel 1978 la biblioteca dipendeva dal centro di Gardone Val Trompia, ma, dal 23 febbraio 1979, venne annessa al sistema bibliotecario di Alta Valle Trompia. Successivamente, con l'introduzione della legge 81/85, venne determinata l’autonomia delle biblioteche nell’elaborazione di programmi triennali che permettessero lo sviluppo e il miglioramento dei servizi offerti. L'amministrazione locale si occupava delle spese di gestione anche se la Regione contribuiva per il 40% alla parte economica.
A partire dal 1978 venne nominata responsabile della struttura bibliotecaria Tecla Zappa. La sede rimase quella della canonica fino al 1985, successivamente la struttura venne trasferita nelle stanze sottostanti all'attuale ufficio postale, le stesse che ospiteranno l'ambulatorio medico negli anni a venire. La biblioteca divenne così un luogo fertile di iniziative di ogni tipo, tra cui la più famosa si tiene tuttora ed è sicuramente il Carnevale lodrinese, che debuttò nel 1980 con la sua prima edizione. La biblioteca, infatti, era il punto di ritrovo per le riunioni dei contradaioli e si faceva carico dell’acquisto dei materiali. In collaborazione con la sede bibliotecaria si svolsero numerose iniziative tra cui mostre di quadri, tavole rotonde, cineforum e corsi di fotografia.
Tra il 1985 ed il 1986 la sede della biblioteca subì un nuovo spostamento.
Il piano seminterrato della sede comunale venne occupato dalla farmacia Rampini che lasciò così liberi i locali in Piazzale Europa.
La nuova sede della biblioteca comunale di Lodrino si spostò dunque in Piazzale Europa all’interno degli spazi che ospitavano anche la scuola primaria e secondaria. Nello specifico la biblioteca venne collocata al piano terra dell’edificio, a cui si accedeva dalla porta a sinistra dell’ingresso principale. La biblioteca era accessibile anche dall’interno della scuola e, nei giorni di apertura, gli alunni potevano prendere a prestito qualche libro durante la ricreazione.
Vi erano comunque dei libri a disposizione degli alunni anche nelle aule scolastiche: una semplice scaffalatura ospitava una piccola selezione di libri per classe.
Tecla Zappa si occupò della parte gestionale fino al 1994, lasciando poi l’incarico ad Annarita Zamboli Zappa. Dal 1996 le nomine per il ruolo di bibliotecario vennero affidate al sistema bibliotecario.
Questa sede rimase attiva presso il plesso scolastico fino al 2006, anno di demolizione dell’edificio stesso.
Dopo la demolizione dell’edificio in Piazzale Europa (la ex scuola) i locali della biblioteca si trasferirono in Via Michelangelo all’interno di uno degli appartamenti comunali. Appena entrati si trovavano il banco prestiti e una serie di scaffali con le novità, le enciclopedie e i dizionari disponibili per la consultazione. La seconda porta a destra invece conduceva al mondo dedicato a bambini e ragazzi mentre in fondo al corridoio si trovava l’area della saggistica e della narrativa per gli adulti. In questo periodo la bibliotecaria Marta organizzò molte iniziative come le gare di lettura per la scuola secondaria e le letture per la scuola dell'infanzia.
Nel 2010 la biblioteca si spostò nuovamente, stavolta in via Roma 90 all'interno di quella che era la sede della banca. L’inaugurazione si svolse il 12 Ottobre 2010 con il taglio del nastro da parte del sindaco Iside Bettinsoli e con la partecipata presenza dei bambini delle scuole. Nel 2012 l'incarico è passato da Marta a Gianluca, il nostro attuale bibliotecario.
La nuova struttura è sicuramente più ampia ed accogliente, ma soprattutto più fornita.
All’interno troviamo infatti varie sezioni, tra le più ricercate certamente la narrativa, i gialli ed i fantasy. Vasta anche la sezione dedicata ai ragazzi e ai giovani lettori con appassionanti narrazioni di ogni tipo. L’area per i più piccoli invece è quella che più si fa notare con i suoi tavoli colorati formato bambino e sulle pareti i disegni dei nostri piccoli artisti. A disposizione del pubblico anche un’aula studio in cui possiamo trovare la sezione locale e quella dedicata all’area scientifica.