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Le solite sospette
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Niven, John <1968->

Le solite sospette

Einaudi, 2016

Résumé: Quando Susan - a causa dei vizi nascosti del marito - si ritrova vedova e con la casa pignorata, insieme ad alcune amiche decide di compiere una rapina. Contro ogni probabilità, il colpo va a buon fine, e alle «cattive ragazze» non resta che raggiungere la Costa Azzurra, riciclare il denaro e sparire. Nulla che possa spaventarle, dopo tutto hanno piú di un motivo per riuscire nella loro impresa: andare in crociera e fuggire il brodino dell'ospizio.

1826 Vues, 3 Messages
Osvaldo Fava
80 posts

Certo è che la fantasia non difetta a John Niven.
Inventare una gang di nonne,con un'età che va dai sessanta ai quasi novanta,denota un'abilità che si potrebbe definire diabolica.
L'idea della rapina viene a Susan Frobisher dopo che il di lei marito viene trovato morto in un modo assai bizzarro,lasciando Susan,che si credeva benestante,con debiti per lei inspiegabili,perdendo anche l'abitazione coperta da diverse ipoteche.
Julia Wickham,altra componente della banda,nella sua vita ha collezionato un buon numero di esperienze fallimentari ed è costretta a fare la sguattera in una casa di riposo.
Jill Worth,terza rapinatrice di anni sessantasette,ha un umanisimo movente,far operare il nipotino affetto da un male rarissimo in una clinica di Chicago,l'unica all'altezza del compito,che però è a pagamento.
La più notevole della gang è l'ottantasettenne Ethel Merriman,ex bad girl degli anni '50,
praticamente costretta su una sedia a rotelle,dotata di un carattere tanto indomito quanto assatanato.
Viene anche chiesto consiglio ad un vecchio gangster,Terry Russell,detto Stimmate,ottantottenne
e non in eccellente salute,ex amante di Julia quarantanni prima.
A contrastarle è un poliziotto,Hugh Boscombe,al cui confronto l'ispettore Clouseau,quello della Pantera Rosa,è un'aquila,personaggio molto politicamente scorretto.
Romanzo assolutamente esilarante,che induce però a pensare all'esosità delle banche,ai problemi reali
ed alle aspettative della senilità.
Personalmente mi sono venute le lacrime per lo sghignazzo,inducendomi,però,a pensare anche a cose serie.
Molto probabilmente da questo libro verrà tratto un film in cui la parte di Ethel Merriman dovrà essere affidata
ad una grandissima attrice,che sia in grado di riprodurre il carattere unico e luciferino di questo personaggio.
Già la rapina in se è alquanto surreale,leggere di questo gruppo di nonnette in passamontagna con parole scurrili stampate in fronte,fare un colpo con i fiocchi e con un bottino assai considerevole è cosa alquanto insolita.
Il bello viene con la fuga,Stimmate l'autista,viene colto da amnesia e si comporta stranamente per cui al resto della banda non resta che tentare di scappare rubando un furgone,con le chiavi inserite,di Save the children
con relativo inseguimento a piedi di Boscombe e relativa presa delle gonadi da parte della diabolica Ethel
con un attrezzo che usava per prendere le cose scomode per una persona sulla sedia a rotelle.
Inutile dire che la scena è stata ripresa dalle telecamere di sicurezza ed è stata postata su You Tube
vi lascio immaginare la situazione.
Il romanzo si svolge con un ritmo molto sostenuto,ricco di colpi di scena,con contorno di personaggi secondari molto ben definiti.
John Niven,autore che ho scoperto casualmente,dimostra di avere molta inventiva e di padroneggiare la narrazione con maestria.

[ b ] Assolutamente da non perdere. [ / b ]

Piacevole, originale, ma non con la stessa verve e la stessa profondità di "A volte ritorno", se non a tratti.

Moira Galli
24 posts

LE SOLITE SOSPETTE , di John Niven. Gennaio 2021
Volete leggere un romanzo fuori dal comune che con la sua leggerezza è perfetto per allietare il tempo libero in tempi di Lock down? Eccolo! 4 simpatiche signore, non più giovanissime, decidono di rapinare una banca. E ci riescono!! Come? Vivendo mille avventure senza mai lasciarsi perdere d’animo.
Definito da Angela molto scorrevole e piacevole, le vicende delle nostre protagoniste ci tengono incollate al libro senza sosta. La sua furfante preferita è Ethel, adorabile vecchietta sboccata (a volte) ma con un cuore d’oro.
Alessia invece ci dice che questo libro le ricorda molto “NON BUTTIAMOCI Giù” di Nick Hornby ; i personaggi tuttavia non le sembrano ben delineati e distinti. I due poliziotti del libro sono come i poliziotti di Hazzard, garanzia di risate fino alle lacrime. Albertina lo descrive come non banale, ricco di colpi di scena, ed esilarante.
A tutte è piaciuto la soluzione dello scrittore di chiudere il libro tirando le somme dell’accaduto dopo 3 anni. Non mancano comunque significati profondi che i gesti delle protagoniste celano: amicizia, amore, altruismo e tanta simpatia.
L’aggettivo che secondo noi meglio lo rappresenta è Beffardo, se fosse un dolce sarebbero i soldi di cioccolato con un goccio di liquore Pastisse.
Assolutamente super consigliato.

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