Nell'ambito di
IL LIBRO SU CHI HA LA FORZA DI RIPARTIRE
saranno presenti:
Stefania Bonaldi Sindaco Città di Crema
Paola Vailati Assessore alla Cultura - Politiche giovanili - Pari opportunità
Silvia Bolzoni Amministratore Unico Zeta Service
Debora Moretti Marketing manager di Zeta Service
Cristina Beffa Giornalista
Può una società che si occupa di paghe, contributi, e contabilità scrivere un libro sui senza tetto? La risposta è “sì”, se scocca la scintilla della solidarietà. Ed è questo quello che è successo a Milano, tra Zetaservice e la Casa dell’accoglienza Enzo Jannacci, la struttura del Comune che ospita persone senza dimora, aiutandole a reinserirsi nella società.
L’azienda di viale Ortles e i suoi dipendenti, da tempo frequentano la Casa dedicata al grande cantautore milanese, insegnando l’italiano, donando vestiti, aiutando nella compilazione dei cv, realizzando un murales con un noto street artist e una scuola d’arte di Gratosoglio.
L’ultimo nato da questo rapporto così particolare è, appunto, un libro: “Inciampi di Vita - Se cadi rialzati. E se ricadi rialzati ancora”, forse l’opera più sentita: quasi la sintesi di un percorso di conoscenza e fiducia reciproca. Per scriverlo e produrlo cinque dipendenti di Zetaservice – Beppe, Debora, Federica, Luca e Marilù – hanno dedicato parte del loro lavoro e del loro tempo libero per incontrare gli ospiti ed ex ospiti della Casa e farsi raccontare le loro storie. Il risultato? Dieci piccoli racconti di vita, scritti come autobiografie a più mani, in prima o in terza persona, talvolta riportando integralmente le testimonianze dei protagonisti. Storie delicate, allo stesso tempo illuminanti e ironiche, che raccontano di rifugiati politici con master in economia che provano a ripartire vendendo schede telefoniche, di un uomo e una donna che si aiutano a vicenda e poi si innamorano e iniziano una nuova vita, di un professore di inglese di madre lingua francese arrivato per caso a Milano che ora fa il mediatore culturale, di una mamma di Santo Domingo che raggiunge la figlia in Italia ma non tutto va come prevedeva, di un precario senza lavoro che perde tutto, anche la speranza, ma ora cerca, di nuovo, un’occupazione. Percorsi di vita tortuosi e unici, ma con un unico comune denominatore: la voglia di ripartire e la tenace speranza di farcela, sostenuta dalla percezione di non essere più soli. Perché questa è la novità di Casa Jannacci. Gli ospiti non ci vanno solo per dormire, ma per trovare conforto, speranza e rinascita.