I Giovedì della Biblioteca di Crema
Via Civerchi 9
di
leggerà alcuni brani Mariangela Torrisi
Irma Kurti è una poetessa e scrittrice albanese. Sin da piccola ha scritto poesie. Nel 1980 viene omaggiata con il primo premio nazionale in occasione del 35° anniversario della rivista “Pionieri”. Nel 1989 ottiene il secondo premio al Concorso Nazionale organizzato da Radio Tirana in occasione del 45° anniversario della liberazione dell’Albania. I suoi libri sono stati tradotti in lingua italiana e inglese. Ha vinto numerosi premi letterari in Italia e nella Svizzera Italiana. Le è stato conferito il Premio Internazionale “Universum Donna” IX Edizione - 2013 per la Letteratura e la nomina a vita di “Ambasciatrice di Pace” dell’Università della Pace della Svizzera Italiana. Irma Kurti ha pubblicato dieci libri in lingua albanese, sette in lingua italiana e due in inglese.
In italiano:
“Tra le due rive”, romanzo autobiografico, Casa Editrice Kimerik, 2011;
“Risvegliare un amore spento”, poesie, Aletti Editore, 2011;
“Un autunno senza ritorno”, raccolta di racconti, Casa Editrice Kimerik, 2012;
“Sotto la mia maglia”, poesie, Casa Editrice Kimerik, 2013;
“Le notizie arrivano anche qui”, raccolta di racconti, Casa Editrice Kimerik, 2014;
“Non è questo il mare”, poesie, Casa Editrice Kimerik, 2014.
“Sulla soglia di un dolore”, poesie, Casa Editrice Kimerik, 2016.
In inglese:
“I knew the gray sky” (Ho conosciuto il cielo grigio) – poesie, 2014.
“Under my blouse” (Sotto la mia maglia)- poesie, 2015
Sulla soglia di un dolore: Frammenti di prefazione
È sorprendente notare, ogni volta, quanto l’animo della scrittrice Irma Kurti sia in continuo dialogo con se stesso e sempre in procinto di accogliere stupore e meraviglia dentro e fuori di sé. Questa nuova raccolta di poesie testimonia il binario su cui scorre il tempo della sua vita: un passato, un presente e un futuro filtrati dagli occhi dell’anima. Il lettore è un privilegiato, perché rappresenta colui al quale Irma Kurti affida se stessa, a cui confida i motivi del suo dolore, della sua nostalgia e della sua inebriante percezione di felicità. Da una parte l’orizzonte dei suoi sogni, dall’altra la realtà della vita, nelle cui pieghe con fatica riesce a lasciare tracce di questi suoi grandi ideali. E, allora, i suoi sogni, con dissolvenza di colori e forme, li custodisce proprio lì, su questo crinale imperfetto, che la sua poesia è capace di rendere momento di grazia e meraviglia senza fine.