Giovedì 14 novembre 2013 ore 21.00
BIBLIOTECA COMUNALE DI CREMA
Via Civerchi 9
IL TESORO DEL BARBAROSSA
di
Ignazio Ravasi
Edizioni Europa
L'autore: Ignazio Ravasi, è nato a Cassano d'Adda (Mi) nel 1946.
Dedicatosi principalmente al “bene comune” ed all'impegno politico inteso come “servizio”, ha avuto modo di compiere moltissime esperienze tra le quali: Consigliere, Assessore e Vicepresidente del Consiglio Provinciale di Milano, Vicesindaco di Cassano d'Adda, Presidente del Parco Nord Milano, componente del Consiglio di Amministrazione del giornale “L'Unità”, Vicepresidente del settimanale “Il Diario della settimana”, nonché tra i fondatori dell'esperienza di “Sinistra Ecologista”.
La sua passione per la pittura, per la musica, per i viaggi ma soprattutto per la filosofia lo hanno condotto ad una intensa ricerca sfociata in un personale approdo “filosofico” che ha cercato di condividere attraverso la pubblicazione di tre “saggi filosofici”: Viaggio verso l'inizio (2004), “Specchiarsi nell'amore e nella morte” (2008), “L'Enigma” (2011). Con altri AA.VV. Ha pubblicato “Parchi metropolitani” (2010).
“Il tesoro del Barbarossa” (2013) rappresenta invece la sua prima “novella”.
Il libro: “Il tesoro del Barbarossa” è un racconto che prendendo spunto dalle leggende popolari relative al favoloso tesoro di Federico I, consente all'autore di giocare su tre piani storici differenti, quello medioevale, quello del dopoguerra e quello contemporaneo. E' la memoria del nonno - persona narrante ed icona – che consente all'autore di calarsi nel Medio Evo, nelle rivalità e lotte tra i Comuni italiani, tra quest'ultimi e il Barbarossa – comprese le efferatezze dell'assedio di Crema – per far emergere l'orgoglio di un popolo – quello italiano - nelle cui radici c'è una immensa cultura e forza creativa da rappresentare ancora oggi un patrimonio da cui attingere per fronteggiare le sfide del presente e del futuro.
Il racconto, poi, oltre che dalla storia fantastica del “Tesoro”, viene arricchito da altre storie personali e intime che consentono un continuo confronto tra il passato ed il presente, tra costume, politica, religione e società in un confronto lucido e spesso impietoso sulla condizione morale e civile dell'uomo contemporaneo.
Il romanzo vuole anche essere un omaggio al coraggio dei Comuni lombardi e italiani ed alle loro capacità di protagonismo positivo nonostante le avversità.