Il Vittoriale degli Italiani è uno dei luoghi più belli e più visitati dai turisti che ogni anno affollano le sponde del lago di Garda. Qui fra arte, cimeli storici e una natura incantevole, si può comprendere a pieno il “vivere inimitabile” di Gabriele D’Annunzio che vi abitò dal 1921 al 1938, anno della sua morte.
Diversamente da come si potrebbe credere, il complesso non fu realizzato ex novo dal poeta pescarese che acquisì Villa Cargnacco, come si chiamava, nel 1921 a seguito dell’esproprio operato dallo Stato italiano nei confronti del “suddito germanico Thode Enrico”.
La storia personale di Thode, il suo amore per l’Italia e per il Garda, la sua vita a Villa Cargnacco sono l’oggetto dell’interessante volume di Pia Dusi “Henry Thode. Proprietario della casa trasformata da D’Annunzio nel Vittoriale”, edito da Liberedizioni nel 2024.
Il libro racconta con una scrittura precisa, documentatissima e coinvolgente, l’appassionante vicenda di un uomo che dedicò buona parte della propria esistenza allo studio dell’arte e della cultura italiana e che decise di fare del Garda la sua casa e di Villa Cargnacco la realizzazione di un sogno, anzi, come egli stesso la definì facendo realizzare una fascia decorativa da apporre sul cancello d’ingresso, la sua Somnii explanatio.
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